6 Nel Mistero - Dylan Dog 375

Salve sono Nael256 ed stavo per dimenticarmi di oggi, cioè, prima di pranzo ormai ho già l'abitudine antecedente di legge un fumetto, ma anche se l’ho letto pensando proprio al scriverci un Post, semplicemente me ne sono dimenticato.

Di molto più in ritardo, iniziamo.

“Chi è colui così gagliardo e forte Che possa vivere senza poi morire?”

Il volume che richiama fin dalla copertina il nome di Tiziano Sclavi riesce a rimanere coinvolgente, ma non ha lo stesso tocco dei leggendari primi volumi, in particolare la trama basata sulle predizioni ha un finale estremamente vecchio e già sentito per il 2017, in particolare è il proprio protagonista che manca dello stesso animo che ha creato, ma questo è tranquillamente opinabile ed è semplicemente la sensazione che ho trovato sulla fine.

Durante la lettura invece mi sono sentito tranquillamente immerso, se a colpo d’occhio sentivo i colori slavati in realtà fanno un ottima atmosfera, sul lato artistico niente da ridire.

Non so se è l’ora, ma non è cha abbia nulla da dire sul volume, un Dylan Dog come un altro, ed forse è questo il problema, manca lo spessore di un tempo e l’inventiva di quelli con cui ho iniziato.

“ho una sensazione di vuoto… come se non ci fosse più speranza”

Il discorso che sto per fare esula un po’ dal volume, ma ha a che fare con Dog Dylan, il volume ha il bollo di prezzo alternativo a 4,40 euro, ed so che ad oggi i prezzi sono aumentati, io ho iniziato nel 2020 ed ho recuperato la serie più nei mercatini dell'usato che altro.

Io non sono la Sergio Bonelli Editore e non conosco tutto di Dylan Dog, ma molti volumi l’ho apprezzati, non capisco come la serie salti da nostalgia e innovazione è strano, ma soprattutto di come se ne parli poco, perchè non ne sento parlare nella cultura di massa, mi è capitato di recente di sentir parlare di Dragonero a caso, mentre questo non capita con Tex, Dylan Dog, Nathan Never e tante altre opere non mi è mai capitato.

“dopotutto… avevo… ragione…”

In sintesi è un volume nella media per Dylan Dog, forse il primo del Blog che non promuovo pienamente.