33 Il Re delle Mosche - Dylan Dog 270
Salve sono Nael256 ed è da un po' che non ci si sente, non ho così tanta voglia di scrivere, ma sento da un po' il bisogno di farlo, motivo per cui nel caso avessi voglia di leggere un po' mi sono portato dietro un fumetto Bonelli, che sono facili da inserire un po' dappertutto.
Me lo sono portato dietro ed iniziamo.
“questo non posso garantirtelo…”
In un laboratorio universitario diversi ricercatori iniziano a compiere omicidi in preda a terribili raptus di rabbia, ma ad essere ancora più terribile è l’ambiente, oppressivo, rancoroso e abusivo, tutto sembra ruotare sotto il dominio di un professore che sempre inseguito dalle mosche si è preso il soprannome di Beelzebub.
Come sempre il tema principale in Dylan Dog rimane l’orrore, in particolare in questo volume si affronta un ambiente malsano e omertoso, che nel tentativo di scoprire cosa stia accadendo, si finisce a scoprire dei rapporti basati su corruzione e terrore, normalizzati in nome della carriera, di passione non c’è più da tempo ormai.
“beh, allora vuol dire che intere schiere di poeti di ogni epoca hanno preso un grosso abbaglio… e con loro la maggior parte dell'umanità."
Il volume mi ha particolarmente coinvolto, ha fatto uso di una Pistola di Cechov (ovvero se qualcosa compare allora verrà utilizzata) che se avesse avuto una affermazione in più sulla anomalia di quell'elemento sarebbe stata da manuale, poi considero una grande mancanza un collegamento al ben più noto Gli Uccisori il 5° volume di Dylan Dog, questo fa parte di un discorso più ampio della serie, ovvero di come spesso non sembri coesa, che penso sia un valore aggiunto che ti porti ad affezionarti e attenzione non dico che devono esserci rimandi diretti, come ogni tanto capita che ti fanno il riferimento e che ti rimandano al volume in questione, lo dico perchè ho apprezzato questo volume più dell'altro che spesso ho sentito di come fosse uno dei più caratteristici della serie.
Il disegno di Luigi Piccatto mi è subito piaciuto, forse non ha una grande espressività ai volti, ma il suo tratto spesso delle chine e le texture (o retini, non sono molto ferrato su questo discorso) mi piace assai, tanto che forse vi lascio la foto di un paio di tavole, mentre invece Giovanni di Gregorio mi sono piaciute le sue idee, alcune morti molto ispirate nel volume, ma ho sentito delle resistenze in alcuni passaggi, non sono sicuro di come funzioni la scrittura di un Bonelli nel fu 2009, ma è accreditato nei testi e non saprei cosa attribuirgli, ricordatevi, ho apprezzato abbastanza questo volume.
“lui, almeno, è una creatura libera!”
Poi va be’ sono un grande fan di Beelzebub ed Astor mi è piaciuto molto come personaggio, ma soprattutto Dylan fallisce come ruba cuori e ci sono un sacco di battute divertentissime di Groucho, davvero un bel volume.
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