11 Henshin
Salve sono Nael256, mi sono promesso di fare introduzioni meno lunghe, ma come al solito per quello che è questo Blog Asterisco Fumetto Giornaliero sento di dover dare spazio alle circostanze, allora oggi non avevo voglia di fare niente.
Mi spiego peggio, quando sono vicino a finire qualcosa che sto facendo sento il bisogno di fare altro se non proprio niente, ci sono abituato e ho trovato dei compromessi, come quello di oggi non sapevo se continuare la lettura di Shaman King o finire 21st Century Boys (Ultimate Deluxe Edition) che tra l’altro pensavo di averlo finito 20th Century Boys ed da quello che hanno provato a spiegarmi era così… non mi importa, fatto sta che visto che sento questa cosa di fare altro ho letto altro.
Ed ecco come mi sono ritrovato a leggere Henshin, iniziamo allora.
“Il Napolitan è la mia passione. {NAPOLITAN; Ricetta a base di spaghetti con ketchup, salsiccia e verdure. È un piatto tipico giapponese che non ha niente a che vedere con Napoli (NdT)}”
Come citazione iniziale non è per nulla pertinente, ma anche se sapevo cosa fosse la pasta alla Napolitan e che non fosse italiana ho trovato molto divertente che fosse una delle prime frasi del volume, con sotto la spiegazione che mi è sembrata molto passiva aggressiva.
Allora prima di tutto il volume mi è piaciuto, sarà che è un'antologia di un autore che non conoscevo, Ken Niimura, che tra le altre cose non è totalmente giapponese e questo spiega anche un paio di cose sulle sue storie, storie che generalmente sono autoconclusive, ma che però la descrizione sulla costina della copertina estraibile dice siano collegate tra di loro anche se non ho capito come dovrebbe essere (motivo per cui leggo queste cose sempre alla fine) a parte per l’ultima storia che è un riprendere la prima.
“Avete dimenticato qualcosa.”
Lo stile di disegno e semplice stilizzato ed chiaro, ma gli ambienti pieni rendono un bel senso alle tavole, anche se non mancano gli sfondi con effetti che dovrebbero rafforzare quel che prova e fa il Personaggio o direttamente l’assenza di sfondi, ma in un buon equilibrio, insomma è estremamente riconoscibile il suo fumetto.
I vari capitoli spaziano tra diversi Temi e Personaggi, violenti, comici, drammatici, romantici perfino autobiografici, tredici capitoli di cui solo un paio si ripetono apertamente, anche se per un paio di motivi per cui non sono di parte il mio capitolo preferito è stato il settimo (Merci), c’è il quinto capitolo (Salieri) che ho trovato artisticamente provante, non saprei spiegarmi bene, ma sento che mi ha lasciato qualcosa.
“Ehm… com’è andata a finire, la partita?”
Potrei parlare e scrivere per ogni singolo capitolo ancora a lungo, d’altronde sono le cose semplici, ma che richiedono a lungo per descriverle a essere le migliori, quindi non vi rimane altro che leggerlo.
Commenti
Posta un commento