28 I Kill Giants

Salve sono Nael256 ed è decisamente da troppo tempo che non scrivo, non è che non ci fosse una precisa ragione, ma c’è una ragione per cui ho ricominciato, ed rieccomi.
Questo volume l’ho letto fuori in giardino ed temo di aver passato più tempo a uccidere zanzare che a leggere, in oltre ci stavo pure il gatto che più volte ha reclamato carezze e coccole, unico motivo per cui è stata una lettura difficile, per il resto poi il volume è pure facile da leggere, il fatto che sia diviso in capitoli rende anche più facile intervallare in più letture.
Stavo già partendo, lo renderei ufficiale, iniziamo.

“Ho già una “carriera”, grazie.”
Quest’opera è una classica storia di formazione, con un po’ di elementi soprannaturali, seguiremo la protagonista intervallarsi tra la vita scolastica, una difficile condizione famigliare e la preparazione all'arrivo dei giganti, finendo per lo più nei guai per questo e attirandosi l'attenzione di un gruppo di bulle.
Per quanto riguarda il tema approfondirlo troppo potrebbe spezzare il misterioso alone del confronto finale della storia, quindi oltre a un generico “crescita” accennerei 
“Ah! No. L’ho chiamato così, le armi di grande fama devono avere un nome.”
La storia mi è sembrata un po’ troppo blasonata, la cosa più interessante è la presenza di un mondo invisibile ed incantato che purtroppo non viene mai veramente approfondito, anche se personalmente lo manterrei tra i punti forti dell’opera, i personaggi sono magnifici e nulla viene lasciato al caso, esempio la bulla, non ti viene mai spiegato o giustificato il suo comportamento eppure, prestando attenzione ai dialoghi iniziali sul bus puoi capire di più, e questo vale un po’ per tutti.
I testi non mi sono sempre stati chiari comunque, sia di battute sia per la disposizione dei baloon, ma la storia è bellina comunque, se proprio avrei voluto come già accennato un po’ di approfondimento sul mondo incantato, magari in un capitolo dopo la storia, o forse volevo solo che continuasse, non so, il disegno invece è sicuramente caratteristico, però non sempre mi ha convinto, soprattutto per essere in bianco e nero, o meglio senza colori.
“No. No. Non ho paura delle tempeste.”


L’edizione italiana (non so poi le altre) ha un sacco di materiale ulteriore alla fine, un'intervista, bozzetti, sceneggiatura perfino, ma sicuramente quel che ho trovato più divertente sono stati i fumetti sulla sviluppo dell’opera, ed è proprio con i volumi bonus che ho ricollegato il disegnatore, Ken Nimura con un fumetto che ho già letto ovvero Henshin (
https://asteriscofumettogiornaliero.blogspot.com/2025/06/11-henshin.html), mi dispiace un po’ per Joe Kelly, adesso non riesco a non immaginarmelo per come è stato interpretato.
“Gli ho fatto il caffè.” 


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